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Trento, 2 agosto 2012
Quali anestetici utilizzare per "addormentare" gli orsi?
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

"Purtroppo sono cose che capitano". Con questa laconica frase è stata archiviata la triste fine di un altro esemplare di orso bruno ospitato dalle montagne trentine, morto probabilmente in seguito agli effetti diretti od indiretti di una dose di anestetico utilizzato per addormentarlo, così da rendere praticabili attività di rito come i controlli sul radiocollare o sullo stato sanitario. Premesso che abbiamo sempre sostenuto e ammirato l'impegno e le capacità del personale impegnato a vario titolo attorno agli esemplari di orso bruno, ci si interroga però per sapere se non sia il caso di avviare nei confronti del Ministero della Salute un confronto al fine di poter introdurre anche in Italia, come suggerito anche da esperti veterinari, lo stesso prodotto che in Scandinavia viene normalmente utilizzato per centinaia di catture senza incidenti e che nel nostro Paese, a dosi evidentemente inferiori, è impiegato quotidianamente sugli animali di piccola taglia da migliaia di addetti del settore. Ci si chiede anche perché dopo il caso della morte dell'ultimo esemplare - e vista la tipologia dell'incidente - non sia stato investito dell'argomento il Comitato faunistico provinciale, che invece dovrebbe dibattere anche di questi argomenti.

Stupiscono infine le ultime dichiarazioni del presidente della Provincia, il quale sembra non gradire più gli orsi (sempre che li abbia graditi in passato...). E stupiscono perché dal massimo rappresentante delle nostre istituzioni provinciali ci si attenderebbe quantomeno una "difesa d'ufficio" rispetto a tutto quanto di buono questa Provincia ha fatto nell'ultimo decennio e non l'annuncio di ipotetiche soluzioni che però non trovano conferma ne' a livello ministeriale, ne' a livello internazionale.

Ciò premesso

si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

1.  se ritenga il caso di investire il Comitato faunistico provinciale circa il problema e le relative metodologie per la cattura degli orsi, problematici e non;

2.  se non ritenga doveroso, visto il ruolo svolto dal Trentino a livello nazionale su questo tema, avviare nei confronti del Ministero della Salute un confronto mirato alla sperimentazione ed all'autorizzazione per la cattura degli orsi - problematici e non - di prodotti anestetizzanti riconosciuti particolarmente validi a livello internazionale, anche al fine di evitare il ripetersi di spiacevoli incidenti;

3.  quali siano le idee ovvero le soluzioni che ha intenzione di perseguire la Provincia di Trento nei prossimi anni circa la gestione del patrimonio ursino ospitato dalle nostre montagne.

Cons. Roberto Bombarda

     

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